È tutto da rifare per il Ponte della Scafa. Il mancato utilizzo dei 25,5 milioni detsinati a pagare la quasi totalità dell’opera ha costretto la Regione Lazio a ritirare il finanziamento. E tutto torna in alto mare. Dopo i preziosi ritrovamenti archeologici venuti alla luce nei saggi preliminari, stavolta è la burocrazia ad azzerare l’attesa costruzione del nuovo Ponte della Scafa. I 25,5 milioni di euro messi a disposizione da quasi quattro anni dalla Regione Lazio sono sttai cancellati dal bilancio e l’intervento rischia di essere annullato. “I fondi sono andati in prescrizione – conferma Luca Malcotti, assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio – È una norma a obbligarci al ritiro del finanziamento quando entro tre anni non si verifica l’impegno a spenderli. Abbiamo dichiarato la disponibilità al comune di Roma di reperire almeno una parte della somma e per stralci quando ci verrà inviato il contratto per la realizzazione dell’opera”. “Sono amareggiato e deluso – commenta il Sindaco di Fiumicino Mario Canapini – Sei anni fa, quando il sindaco di Roma Walter Veltroni assunse i poteri di commissario per il traffico, come amministrazione di Fiumicino cedemmo volentieri ogni competenza sulla nuova opera proprio per accelerare al massimo le procedure e snellire i passaggi burocratici. Che i fondi siano andati in prescrizione è un fatto gravissimo. E le prospettive non sono positive; in un clima di grande difficoltà economica per gli enti locali a reperire gli stanziamenti destinati ad opere pubbliche, sarà davvero complicato recuperare quanto perso. Penso all’aggravemento del traffico già con la ripresa delle attività lavoratice già dal mese di settembre e farò tutto quanto è nelle mie possibilità per sollecitare la Regione Lazio e il comune di Roma a trovare ogni soluzione praticabile per superare l’impasse”.