Da gennaio 2020, la più grande Riserva Statale d’Italia acquisisce uno strumento indispensabile per amministrare il territorio tutelato. Ci sono voluti ben 24 anni e la mobilitazione di associazioni e cittadini.

Nel ringraziare il Commissario ad Acta e il suo gruppo di lavoro, e tutte le istituzioni che hanno contribuito a questo importante risultato, il Piano di Gestione e il Regolamento, rinnoviamo l’altra nostra convinta richiesta: quella di istituire un’area di rispetto lungo i confini della Riserva. Istanza già avanzata dalla Commissione di Riserva, proprio in considerazione della forte connessione tra il patrimonio ambientale da tutelare e la forte e ramificata urbanizzazione. A tale obiettivo faceva riferimento anche il parere tecnico del Ministero dei Beni culturali del 23 gennaio 2019.

L’articolo 2 della legge quadro 394/1991 al suo terzo comma classifica le Riserve naturali tra le Aree naturali protette. E in tutto il mondo attorno a queste realtà vengono istituite le “buffer zone”, dette anche aree “tampone”, o “di rispetto”, o aree “cuscinetto”, per attutire gli effetti negativi che provengano dall’esterno.

Tale applicazione è fortemente consigliata nel caso della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano da uno dei massimi esperti del campo, Gian Lugi Ceruti (primo firmatario della proposta di legge del 1987 che è stata base giuridica all’istituzione dei Parchi nazionali).
Secondo Ceruti, infatti, sono possibili o già in essere attività e progetti potenzialmente contrastanti con le esigenze, assolutamente primarie in un’area naturale protetta, di salvaguardia naturalistica e paesaggistica (anche ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 e del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modifiche e innovazioni) quali impianti di smaltimento dei rifiuti, attività inquinanti anche di tipo agricolo, edificazioni e infrastrutture, pratiche sportive alimentate da motori (ad esempio, scooter d’acqua), impianti di illuminazione di grande portata.

E’ allarme adesso per i progetti di nuove discariche a Monte Carnevale e in località Malnome, a 200 metri dalla Zona Speciale di Conservazione (ZSC) di Macchia Grande di Ponte Galeria; luoghi di bellezza paesaggistica che per anni hanno subito la vicinanza della mega-discarica di Malagrotta e che si aspettavano invece la dovuta bonifica e la riqualificazione.

Aree come queste, confinanti con la zona 1 di Riserva di Castel di Guido e L’Oasi della Lipu, dovrebbero essere incluse in una fascia di rispetto. Per salvare se stesse e per contribuire alla tutela delle realtà protette della Riserva del Litorale.

Associazione Apicoltori Roma e Provincia – Aarep
Comitato per la Bellezza
Comitato Valle Galeria Libera
Coordinamento Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio
Dolcespiaggia – Idee di Riserva
Fai Lazio
Federazione Nazionale Pro Natura
Italia Nostra Lazio
Italia Nostra Litorale Romano
Lipu Lazio
Mountain Wilderness
Carlo Alberto Pinelli – Presidente Onorario Mountain Wilderness International
Respiro Verde Legalberi
Wwf Litorale Laziale
Wwf Roma