L’indagine del filone Marra
Tutto è cominciato a febbraio del 2017, ben prima delle elezioni amministrative a Fiumicino e del confronto Baccini-Montino. Il 17 febbraio La Repubblica pubblicava un articolo dal titolo: “Parla Scarpellini: dato sedi gratis per Ala, centristi e il Pd Montino”. Nel servizio di Giuseppe Scarpa si davano anticipazioni sull’indagine del pm Barbara Zuin sull’immobiliarista Sergio Scarpellini, uno dei filoni aperti dopo l’arresto di Raffaele Marra, ex braccio destro del sindaco di Roma Virginia Raggi. L’indagine del pm era tesa a verificare se gli affitti a titolo gratuito concessi da Scarpellini ad alcuni personaggi politici, prefigurassero ipotesi di reato. Per Scarpa, oltre ad Ala, di Denis Verdini, “Scarpellini aveva concesso il comodato d’uso all’Associazione dei Cristiano Popolari dell’ex ministro alla funzione pubblica del governo Berlusconi, Mario Baccini. In questo caso l’appartamento è di fronte alla Cassazione, accanto a Castel Sant’Angelo, in piazza Cavour, ed è stato concesso per un solo anno, fino al 30 giugno del 2013. Tra i beneficiari, in passato, di un appartamento concesso in “locazione gratuita” figura anche un’associazione riconducibile a Esterino Montino, attuale sindaco di Fiumicino, ex parlamentare dei Ds e marito della senatrice Pd Monica Cirinnà”.
A Repubblica il 23 marzo del 2017 seguivano articoli di altri quotidiani nazionali, il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, l’Espresso, etc, tutti dello stesso tenore.

La ripresa di ieri
Poi il silenzio fino a ieri, 20 settembre, quando Il Corriere, Il Messaggero e la Stampa, riprendevano la notizia di “allargamento dell’indagine” dopo l’arresto del sindaco di Ponzano Romano Enzo De Santis per tangenti che sarebbero state elargite proprio da Scarpellini. In particolare il Corriere della Sera nell’articolo a firma di Ilaria Sacchettoni e Fulvio Fiano titolava ieri: “Scarpellini bis: l’inchiesta si allarga, dieci indagati”, con l’occhiello: “Uomini politici e funzionari pubblici. Le verifiche su Mario Baccini, ex ministro della funzione pubblica”.
Nell’elenco dei politici oggetto delle verifiche non c’era più il nome di Esterino Montino, ma solo quello di Mario Baccini, Luciano Ciocchetti, Denis Verdini, oltre “agli indagati Dario Sestili e Mirko Coratti e all’arrestato Enzo De Santis”.
L’unico che ieri citava Montino era La Stampa nell’articolo di Edoardo Izzo: “Oltre ai nomi noti usciti due giorni fa in concomitanza con l’arresto del sindaco di Ponzano Romano, Enzo De Santis, figura tra gli altri anche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino per il quale però potrebbe essere chiesta a breve l’archiviazione”.

L’innesco di Calcaterra
Inevitabili le polemiche innescate da un comunicato stampa del consigliere comunale Pd Stefano Calcaterra: “Apprendiamo oggi dalla stampa che il consigliere Baccini è tra gli indagati nell’inchiesta sulle tangenti e i favori che il costruttore Scarpellini elargiva per ingraziarsi questo o quel politico. Si tratta dello stesso Mario Baccini che qualche giorno fa faceva circolare un messaggio ingiurioso contro il sindaco Montino e la sua amministrazione. Oggi sui giornali, però, c’è il suo nome. Nel suo messaggio Baccini parlava di sentenze imminenti a carico del sindaco, invece è di oggi la notizia che un’indagine riguarda proprio l’ex avversario di Montino, per un immobile concessogli da Scarpellini. Mi corre l’obbligo di consigliare prudenza al consigliere, da qui in avanti, non fosse altro che per evitare l’ennesima figuraccia che si aggiunge alle tante già fatte fin dalla campagna elettorale. Invece di tentare di screditare gli oppositori politici, pensasse a lavorare per il bene della città che è la ragione per cui chi l’ha votato ha scelto lui e non altri”.

La replica di Baccini che minaccia querele
La replica di Baccini è arrivata ieri sera stretto giro affidata a FB: “Cari amici e care amiche apprendo dalla stampa di una presunta indagine sul mio conto. Nulla di più irreale visto che non sono mai stato chiamato da nessuna Procura. E voglio fare chiarezza una volta per tutte sulla questione che ha legato il mio nome alla indagine che ha coinvolto l’imprenditore Sergio Scarpellini: per quanto riguarda la concessione a titolo di comodato gratuito di un appartamento alla Associazione dei Cristiano Popolari, di cui ero e sono presidente, posso solamente dimostrare che è stata comunicata ufficialmente alla Camera dei Deputati come prescrive la legge. Mi amareggia solo che ormai la stampa, o meglio testate nazionali che prima erano lo specchio del Paese, siano oggi ridotte a infangare l’onorabilità dei cittadini, o più precisamente di chi come me ha rivestito con onore cariche pubbliche, solo per vendere qualche copia o fare qualche clic in più, ma di questo mi occuperò nei modi e nei tempi dovuti. Per ora volevo solo fare chiarezza con chi da sempre mi segue con stima”.

La querela di Baccini di oggi
“Visti gli articoli apparsi sulla stampa di ieri si precisa che Mario Baccini ha dato mandato ai suoi legali di chiedere rettifica dell’articolo del Corriere della sera che lo indicava falsamente come indagato. Inoltre ha deciso di procedere per le vie legali querelando la testata e chiunque possa associarlo a tale notizia palesemente infondata”.

La rettifica richiesta al Corriere della Sera
“Gentile direttore, come immagino Le sia noto, incredibilmente questa mattina è stato pubblicato sul quotidiano da Lei diretto a pag. 5 della Cronaca di Roma e online a firma dei giornalisti Fulvio Fiano e Ilaria Sacchettoni (https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_settembre_20/scarpellini-bis-l-inchiesta-si-allarga-dieci-indagati-dd9221e2-bc3a-11e8-995e-58e573c38369.shtml) un articolo assolutamente falso e gravemente lesivo della immagine e della onorabilità del mio assistito. A fronte di ciò lo stesso On. Baccini mi ha conferito mandato di procedere presso le competenti sedi a tutela del suo onore e della sua immagine. I fatti riportati nel predetto articolo infatti non corrispondono in alcun modo a realtà sia in quanto  l’On. Baccini non ha mai ricevuto dal Dott. Scarpellini in uso gratuito un immobile di qualsivoglia tipologia, sia perché lo stesso mio assistito non risulta indagato in alcun procedimento. Nel frangente chiedo siano immediatamente rettificati gli articoli con la stessa evidenza e nelle stesse forme della pubblicazione originale ai sensi della legge 47/1948 art.8. Confido che vorrà dare il dovuto risalto alla rettifica come sopra richiesta”.

Avv. Riccardo Graziano