Nel pomeriggio di ieri, domenica 22 luglio, avrei dovuto prendere la corsa del Cotral che parte da Roma Cornelia alle 15.35 per giungere a Passoscuro. Purtroppo la corsa è saltata e la prima disponibile era quella delle 19.15 che prevede il passaggio presso l’Ospedale Bambino Gesù, o quella delle 20.10. Entrambe prevedono l’arrivo nella località balneare alle 21.10. In alternativa mi sarei dovuta servire di una corsa, comunque programmata solo verso le 18.00, che fermava a Palidoro. Da lì avrei dovuto prendere una navetta del trasporto pubblico locale per poi arrivare a Passoscuro.
In tutto questo va aggiunto che nella giornata di ieri era in atto lo sciopero ferroviario e quindi al disagio del Cotral ho evitato di aggiungere quello dei treni tentando di andare alla ricerca di un convoglio alla stazione di Roma Aurelia.
Già trovo assurdo che nell’arco di un pomeriggio festivo d’estate ci sia solo una corsa utile per tornare da Roma a Passoscuro, ma la cosa più grave è che quell’unica corsa venga annullata.
Capisco che le domeniche d’estate siano note per il mare, la spiaggia, i cocktail e gli aperitivi. Però bisogna tenere in considerazione i pendolari che non hanno auto e patente che continuano a lavorare, anche nei giorni festivi, o chi ha qualche caro ricoverato negli ospedali del quadrante Aurelio come ad esempio l’Aurelia Hospital. Stare tutte quelle ore sotto il sole e sopra a un asfalto a dir poco infuocato è al limite dell’umanità. Si parla tanto di sostenibilità, di ridurre l’inquinamento ambientale, del traffico caotico e poi si fa di tutto per spingere a utilizzare l’automobile. Ieri è stata davvero un’odissea.

Alessandra