Storie di Natale…

Si era opposto all’abbandono di rifiuti a Parco Scagliosi. Pestato a sangue ha ricevuto lodi generali. Spenti i riflettori, perso il lavoro e con 2 figli a carico, nessuno lo ha aiutato.

Come un gesto a volte può cambiarti la vita, in peggio però. Era il 20 ottobre scorso quando Yuri, 42enne rumeno residente da 24 anni in Italia, è stato aggredito a Fiumicino mentre tentava di evitare che alcune persone abbandonassero rifiuti a Parco Scagliosi, nella zona del Passo della Sentinella, nei pressi del vecchio faro. Dimostrando coraggio ma soprattutto senso etico e rispetto per l’ambiente, Yuri è stato assalito in modo violento da alcuni individui invitati a non abbandonare la spazzatura in quell’area.
Sono passati due mesi da quel triste episodio, finito su varie testate giornalistiche e persino sui tg nazionali. Non sono mancate dichiarazioni di solidarietà da parte delle istituzioni che all’unisono hanno pubblicamente lodato il comportamento di questo coraggioso cittadino.
Tanta solidarietà che però è rimasta lettera morta perché, una volta spenti i riflettori sulla sua vicenda, Yuri è tornato alla sua vita di tutti i giorni, senza neanche una pacca sulla spalla.
“Tutto questo è paradossale. Durante l’episodio increscioso a Passo della Sentinella – racconta Yuri dispiaciuto – gli aggressori mi hanno danneggiato il cellulare e la bicicletta che utilizzavo per gli spostamenti. In seguito a tutto questo clamore ho perso anche il lavoro e ho una famiglia da mantenere, con due figli e il terzo in arrivo. In quella occasione ho fatto il mio dovere di cittadino, ma mi sono guadagnato un sacco di botte e un futuro incerto. Al di là di tante belle parole lette sui giornali, mi sarei aspettato non solo una stretta di mano (e neanche quella c’è stata) ma anche un minimo di interessamento da parte delle istituzioni, sia per ciò che riguarda la mia salute sia per le mie precarie condizioni di vita”.
Per il pestaggio di Yuri sono state aperte due inchieste, una dalla Polizia di Stato e una dalla Polizia locale, entrambe alla ricerca dei responsabili dell’aggressione.

Dopo aver letto questo nostro articolo uscito sul numero di dicembre di Qui Fiumicino, abbiamo ricevuto questo messaggio da Yuri:

“Buongiorno e buon Natale a tutta la redazione, vi ringrazio per tutto il lavoro e la gentilezza che avete avuto nei miei confronti comunque, pero, non ho concluso niente.
Io speravo e volevo che mi si offrisse almeno un lavoro perché ne ho davvero bisogno.
Non ho mai detto niente a nessuno dei miei problemi, per ora lavoro pochi giorni al mese e con solo 30€ al giorno cerco di mantenere una famiglia. In questi giorni tutti i bambini ricevono regali, nel mentre io prego Dio di riuscire almeno a mettere qualcosa sotto i denti ai miei figli... Di regali non se ne parla nemmeno non avendone la possibilità.
Non chiedo l’elemosina a nessuno, vorrei solo un lavoro per mantenere la mia famiglia.
Un felice e caloroso Natale a tutti”.

Yuri

Chi volesse aiutare Yuri può rivolgersi alla nostra redazione: info@qfiumicino.com