“Al di la delle dichiarazioni di facciata, Montino ha scelto di non far pesare Fiumicino sul tavolo del ripascimento. Alla Commissione convocata per lunedì in Regione, infatti, erano presenti i rappresentanti istituzionali di tutti gli enti locali interessati tranne quelli di Fiumicino”. È quanto dicono Stefano Costa e Vincenzo D’Intino, consiglieri comunali della Lega.

“Fiumicino – spiegano Costa e D’Intino −  non aveva voce: il delegato del sindaco Montino era presente in forma privata ma non istituzionale e quindi non autorizzato ad intervenire. Il dirigente comunale presente non poteva intervenire in questioni di scelte politiche. Insomma disimpegno totale, a dispetto dei comunicati stampa e degli incontri sul territorio.

Quello del Sindaco, dopo tante promesse e finte proteste, è un atteggiamento intollerabile, una vera e propria presa in giro., uno sgarbo alla collettività.

Nello specifico la questione relativa a Fregene, a differenza di altre, non viene ricompresa direttamente nella delibera in quanto, per stessa ammissione in più di una circostanza da parte dell’assessore Alessandri. La situazione di Fregene e Focene è diventata critica solo a febbraio quindi dopo che la delibera è stata licenziata.

Affermazioni ridicole, visto che la situazione è compromessa da anni su quel tratto di costa.

Inoltre l’assessore ha più volte affermato che le amministrazioni locali e le associazioni di categoria saranno chiamati alla compartecipazione dei costi di manutenzione degli interventi che verranno attuati. Ciò vale a dire che la Regione scarica i costi sugli enti locali e sui privati, un’impostazione assurda e intollerabile.

Inoltre ha affermato che prevede che i comuni in alcuni casi possano gestire tramite bando comunale gli stanziamenti regionali. Cosa vuol dire? Che solo i comuni che decidono loro potranno gestire direttamente i fondi? Dove governa chi gli sta antipatico ciò sarà negato?

Oltre che con Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e vice presidente della Commissione XII, la Lega di Fiumicino era presente e ha seguito l’intera Commissione con il consigliere D’Intino. Per difendere gli interessi dei residenti, a dispetto della propaganda della sinistra. Una sinistra ora spaccata per le primarie, e a farne le spese sono sempre i cittadini.

La farsa sull’erosione ne è un esempio tanto tragico per l’ambiente e l’economia quanto lampante”.