Spesso un gesto di solidarietà è accompagnato dal dubbio sulla sua effettiva efficacia. Chi sarà a gestirlo? E a chi e cosa sarà realmente destinato? Domande lecite vedendo come purtroppo vanno le cose anche in questo mondo, ma che svaniscono d’incanto appena si incontrano persone come quelle dell’associazione “Bambini del Madagascar e noi”. E’ grazie all’iniziativa per la donazione di farmaci nuovi o non più usati, promossa dal dott. Marco Tortorici presso la Farmacia Comunale “Isola Sacra” in via della Scafa, che incontriamo i fondatori di questa onlus che ha sede a Fiumicino; Aldo D’Ambrosi, che in tanti qui conoscono anche come insegnante di lettere alla Lido del Faro, e sua moglie Enza Argento impegnata a tempo pieno nelle attività benefiche e “vera anima dell’associazione” come aggiunge Aldo. L’iniziativa di Farmacie Comunali è rivolta a favore del Centro Sanitario di Kongony in Madagascar, una delle ultime imprese portate a termine da questa associazione nata formalmente nel novembre del 2012, ma di fatto già attiva dal 2007, quando Enza e Aldo, dopo aver maturato diverse esperienze di solidarietà in Uganda, nel Congo-Brazzaville e Angola a partire dagli anni ’90, arrivarono per la prima volta in questo angolo dimenticato del paese africano. E dove dal nulla, inteso nel vero senso della parola (il territorio è sprovvisto persino di strade ed è raggiungibile solo via fiume), l’associazione ha da pochi mesi terminato di costruire in muratura il centro sanitario aperto già dal 2010, con la presenza costante di un medico, la fornitura di una notevole quantità di farmaci e di importanti accessori medicali, unica struttura simile in tutta l’area in grado di garantire assistenza medica, con una particolare attenzione alle donne in maternità, senza costringere i pazienti a estenuanti viaggi. E poi una scuola, sempre in muratura, frequentata ormai da centinaia di studenti; un impianto idrico che porta l’acqua di sorgente alle tre fontane costruite nel centro abitato, con grande beneficio igienico e sanitario; l’installazione di 12 pannelli fotovoltaici che ogni sera portano finalmente un po’ di luce; una casa del cucito, voluta per dare nuove e inaspettate opportunità di lavoro e di autonomia economica alle famiglie di Kongony. Insomma, in così pochi anni un vero e proprio miracolo, considerate le tante difficoltà, non ultima la distanza, ma che di soprannaturale ha solo la totale abnegazione alla causa dei volontari e sostenitori dell’associazione, che per fortuna sono tanti, a Fiumicino e non solo. Aldo, Enza e con loro Erminio Caputo, socio emerito, alle parole preferiscono il linguaggio dei fatti, mirato alla solidarietà vera e a obiettivi altrettanto concreti, con una distribuzione ad personam nel caso di adozioni a distanza e sempre con una gestione rigorosa quanto esemplare delle risorse (per cui tutto ciò che viene donato è interamente destinato in beneficienza, mentre, ad esempio, tutte le spese di viaggio e permanenza sono esclusivamente a carico dei volontari), però ci tengono a ringraziare chi li ha sostenuti in questi anni. “Impossibile nominarli tutti, ma non possiamo non nominare almeno l’Area Solidarietà Alitalia-Onlus, la dirigente scolastica Isabella Ponzi e il prof. Franco Bonaventura della Lido del Faro, l’istituto Paolo Baffi, gli studenti, i genitori e le tante famiglie di Fiumicino, le parrocchie, le aziende che ci hanno fornito materiale utile, i sempre generosi amici di Como. Ogni forma di aiuto è importante per un posto privo di tutto, vestiario, medicinali, computer e tutto ciò che qui può risultare inutile e superato e che invece lì può risultare prezioso”. C’è ancora tanto da fare; sono infatti in via di costruzione un centro ricreativo e un chiosco mensa, mentre si lavora a un nuovo progetto, il forno del pane, altro mezzo per incrementare l’autosufficienza della popolazione locale. Come aiutarli? L’associazione è sempre presente con un suo stand nelle principali feste di Fiumicino (Sagra del Pesce, Festa dell’Assunta) così come nel mercato mensile di via San Gallo a Ostia, ma ci sono molte altre forme di sostegno, l’adozione a distanza, l’acquisto mirato di sacchi di riso, l’impegno diretto nel volontariato, per saperne di più basta contattare l’associazione all’indirizzo www.bambinidelmadagascarenoi-onlus.it e alla pagina Facebook. Ci sarebbe molto altro da aggiungere, sia riguardo l’associazione (laica ed aperta alla collaborazione di tutti, qui come in loco), sia sulle sue tante attività che, ed è importante sottolinearlo, non si limitano solo al Madagascar ma a tutte le emergenze dove il loro aiuto può risultare realmente utile, come è stato ad esempio per l’alluvione in Sardegna. “I bambini del Madagascar e noi”, un aiuto concreto a chi ne ha realmente bisogno. Tel. 06.65.82.961.