Lo scorso 8 aprile si è svolto il convegno dal titolo “Aeroporto di Fiumicino come Autostrade”, organizzato dall’Ufficio studi di Fratelli d’Italia al Senato.

Il Comitato FuoriPista è stato ad invitato ad intervenire su alcuni degli aspetti critici della questione: la Concessione ADR, il progetto di raddoppio e la possibile alternativa a zero consumo di suolo, le tutele della Riserva come volano per lo sviluppo economico del territorio.

Il convegno è stato aperto dal Sen. Massimo Ruspandini, membro della Commissione Trasporti del Senato, che ha evidenziato come lo sviluppo della capacità dell’aeroporto possa avvenire restando dentro l’attuale sedime.

È seguito l’intervento di A. Pellicanò del Comitato FuoriPista che, partendo dall’analisi dei bilanci ADR e del Contratto di concessione, ha fatto rilevare come la legge 102/2009, su cui si basa il vigente sistema delle tariffe aeroportuali, sia stata verosimilmente disattesa; il Comitato quindi chiede  che le autorità competenti: Ministero Trasporti, Corte dei Conti, Autorità dei Trasporti verifichino  la possibilità di revisione o revoca della concessione ENAC-ADR.

Il sen. G. Fazzolari ha illustrato le contraddizioni del Piano Nazionale Aeroporti del 2012 che inizialmente prevedeva il 3° aeroporto, da dedicare alle low cost, a Viterbo che, nella versione finale, veniva cancellato senza alcuna motivazione e senza indicare un sostituto; da qui la richiesta del senatore di procedere urgentemente all’individuazione di un terzo aeroporto nel Lazio.

Sono poi intervenuti G. Berra e R.Di Leo del Comitato FuoriPista che hanno illustrato gli aspetti tecnici e funzionali del progetto di ampliamento della capacità aeroportuale, elaborato nel rispetto delle normative internazionali e, soprattutto, con zero consumo di suolo.

Hilda Girardet del Comitato FuoriPista ha raccontato la storia della Riserva Naturale del Litorale Romano e l’attuale stato dei contenziosi in corso tra Ministero Ambiente, che tenta di mantenere ed estendere la tutela di assoluta inedificabilità vigente sulle are interessate dal raddoppio, ed ENAC-ADR che simultaneamente e concordemente si oppongono, come fossero un’unica entità, e non enti separati di cui uno, pubblico, dovrebbe essere controllore  dell’altro, privato.

In conclusione sono intervenuti il prof. F. Filippi del Dipartimento di ingegneria dei Trasporti de La Sapienza di Roma ed il prof. U. Arrigo del Dipartimento di Economia dell’Università La Bicocca di Milano.

Il primo ha evidenziato l’assoluta incompatibilità tra il previsto sviluppo di traffico passeggeri, sino a 86 mni nel 2044, e la rete stradale afferente l’aeroporto, paventando che, senza un piano della mobilità adeguato, di cui ha illustrato sinteticamente le caratteristiche, il traffico su gomma, già in forte difficoltà, collasserebbe definitivamente.

Il secondo ha ripercorso la storia della crisi Alitalia e di come questa sia stata indotta da un’apertura, unica in Europa, alle compagnie low cost sul principale hub internazionale del paese, ponendosi retoricamente la domanda “chi ha ucciso l’Alitalia?” e trovandola nell’incapacità dello Stato, negli anni, di controllare da un lato l’assalto delle compagnie low cost e, dall’altra, di affrontare la fame di profitti del gestore aeroportuale ADR.

Il Comitato auspica che tutte le criticità evidenziate con dovizia di particolari, e non certo per la prima volta, vengano finalmente affrontate dalla politica nel suo insieme e, in particolare dal Ministero dei Trasporti, ed inoltre ritiene che, in questo senso, la condivisione di Fratelli d’Italia del nostro modo di vedere, andando ad incrementare i supporter politici della nostra posizione, ne consenta il successo finale.

 

Comitato FuoriPISTA