Sette negozi della società Wdfg (World duty free group), chiusi all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino. Scatta così uno sciopero della fame con un presidio permanente per i 44dipendenti della Wdfg, addetti alla vendita e all’amministrazione, ai quali, alla fine del mese, arriveranno altrettante lettere di licenziamento. La motivazione sarebbe legata al passaggio dall’attuale azienda alla società francese Lagardere, aggiudicatrice della gara dei duty free da parte della società Aeroporti di Roma Retail. I manifestanti oltre ad avere avviato da ieri lo sciopero della fame, hanno installato una tenda, sede del presidio permanente, di fronte agli uffici direzionali della società di gestione Aeroporti di Roma. “Queste forme di protesta andranno avanti ad oltranza fino a quando non sarà aperto in Regione un tavolo ufficiale di trattativa, insieme con l’Assessore al lavoro e le due società interessate – ha spiegato il Segretario nazionale dell’Usb, Andrea Cavola, che nello scalo di Fiumicino ha incontrato i lavoratori – L’atteggiamento che stanno assumendo i soggetti coinvolti rispetto a questa vertenza è vergognoso. Perché parliamo di un comparto in attivo, quindi non si capisce perché i dipendenti che vi lavoravano debbano essere scaricati così”.