“Dopo la nostra sollecitazione a mezzo stampa di un intervento dell’Assessorato alle Politiche sociali relativamente all’imminente sgombero dell’edificio in E.R.P. di Via Berlinguer e un incontro svoltosi il 26 ottobre scorso tra una nostra delegazione e la stessa Assessora, abbiamo appreso dell’invio di una lettera firmata dal sindaco ove si chiede la sospensione degli sgomberi al Tribunale fallimentare di Roma e alle autorità interessate.

Prendiamo quindi atto che solo dopo l’intercessione dell’Assessora Anselmi il sindaco ha finalmente, dopo sei anni, eseguito un atto a tutela delle famiglie finora bersaglio delle Istituzioni che all’opposto avrebbero dovuto vigilare e sanzionare il costruttore. Oltre al Tribunale fallimentare, vorremo conferma che tra le autorità interessate citate nella missiva vi sia in primis la Prefettura, così da essere scongiurato l’impiego della forza pubblica.

Sulle possibili alternative per impedire il verificarsi di una grave crisi sociale, il comitato di Via Berlinguer ci tiene a precisare che la risposta è da ricercarsi unicamente nell’Istituzione Comunale e nella revoca della concessione al concessionario fallito, così come previsto dalla Convenzione stipulata tra costruttore e Comune.

Difatti l’azione del Tribunale fallimentare e della curatela, tutelando esclusivamente i creditori privati del concessionario fallito, è assolutamente incompatibile con il mantenimento del fine sociale dell’opera e la tutela del bene pubblico.

Riprova ne è il fatto che la Corte dei Corti ha richiesto quindici fascicoli alla Procura di Roma di altrettante denunce sui piani di zona, avviando un’indagine per danno erariale là dove non è stata revocata la concessione e non viceversa, quindi dove si è disperso il bene pubblico”.

Emiliano Piccioni – portavoce Comitato Via Berlinguer”