banchineportocanale
Sulla polemica riguardo l’accessibilità limitata alle nuove banchine del porto canale interviene Massimiliano Grasso, Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa Autorità Portuale Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta-Porti di Roma e del Lazio. “La polemica costruita ad arte dal Pd di Fiumicino sull’accessibilità delle banchine del porto canale (e culminata addirittura in un esposto alla Procura della Repubblica) appare soltanto strumentale. Quanto affermato prima dal presidente del circolo del Partito Democratico, e poi ribadito dalla capogruppo in consiglio comunale, non trova, infatti, alcun fondamento nelle scelte dell’Autorità Portuale e – rileggendo tutti gli atti posti in essere dall’ente − rischia di diventare un boomerang per chi ha capziosamente cercato di dimostrare come si volesse addirittura negare una passeggiata lungo il canale ai diversamente abili, quando invece – nei tratti dove questo è possibile senza mettere a rischio la sicurezza delle persone – è stato proprio il presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, che aveva “ereditato” il progetto, a disporne una variante per venire incontro alle legittime richieste dei cittadini e di alcune associazioni di Fiumicino, come concordato anche con il Comune e la Capitaneria di Porto. Quindi, niente “toppe” dunque e questa la storia degli interventi in corso, così come si evince dai documenti: L’intervento in questione afferisce la ristrutturazione delle banchine del porto canale di Fiumicino. Si tratta di un lavoro finalizzato alla realizzazione di elementi (muri e barriere mobili) di presidio per la difesa dell’abitato di isola sacra dal rischio esondazione realizzata nella parte esterna dei moli. Resta fermo che questi ultimi conserveranno, a fine lavori, la loro primaria funzione di banchine destinate all’ormeggio delle flottiglie della grande e piccola pesca che operano nello scalo. Il progetto predisposto nel 2005 dall’Autorità Portuale è stato sottoposto ai pareri, favorevoli, di Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, S.I.I.T. per il Lazio, Abruzzo e Sardegna, Ardis (Agenzia Regionale della Difesa del Suolo),  Autorità di Bacino del fiume Tevere, Provincia di Roma, Comune di Fiumicino, Agenzia del Demanio, ASL, ENI-ITALGAS, ENI-SNAM, Telecom Italia S.p.A,  Ministero per i beni e le attività culturali, soprintendenza per i beni archeologici di Ostia. La presidenza Monti, insediatasi nel giugno 2011,  è intervenuta su di opera in corso di realizzazione della quale, peraltro, ha condiviso finalità ed urgenza come dimostrato dall’immediata azione di reperimento dei fondi necessari per il completamento dell’opera (1.839.905,00 euro) e dall’assunzione diretta della responsabilità del piano di sicurezza dal rischio esondazione nella fase di cantiere­ garantendo in questo modo l’idoneità dell’infrastruttura ai fini della riduzione del rischio idraulico nell’area di Isola Sacra. Per altro verso, per entrare maggiormente nel merito della vicenda, va precisato che sotto la presidenza Monti l’Autorità Portuale, anche in questo caso accogliendo e condividendo formali richieste dell’amministrazione municipale e dell’associazionismo cittadino, ha impegnato la propria struttura tecnica, in stretta collaborazione con gli uffici comunali, nella ricerca di soluzioni tali da consentire un uso pubblico ricreativo di parte dell’infrastruttura in considerazione della particolare valenza paesaggistica del sito. Ciò è divenuto possibile a seguito dell’emanazione di un’ordinanza congiunta dell’Autorità Portuale e dalla Capitaneria di porto di Roma, sensibile anch’essa nei confronti della problematica, in data 11 ottobre 2011, che ha delimitato la banchina sud in due zone: A − dal ciglio lato canale alla linea di delimitazione, definita area operativa interdetta ai non autorizzati;  B – dalla linea di delimitazione al ciglio stradale, destinata alla pubblica fruizione. Al fine di garantire la sicurezza dell’itinerario, l’Autorità ha conseguentemente provveduto a posizionare appositi presidi costituiti da fioriere delimitative a cui seguirà specifica segnaletica monitoria. Le soluzioni architettoniche di saldatura degli accessi tra tale itinerario e la rete viaria cittadina sono state e saranno oggetto di preventivi confronti con l’Amministrazione comunale per l’ovvia considerazione che sono destinate a svilupparsi, in buona parte, in aree extrademaniali. Da ultimo, è il caso di rammentare che l’opera, per quanto riguarda il molo nord, è in corso di realizzazione e quindi si tratta di un cantiere ancora aperto in cui gli interventi non sono ultimati”.