Il ripensamento
Non più il 25 maggio. Ci sarebbe stato un ripensamento sulla data di apertura della stagione balneare. La decisone sarebbe stata presa in una riunione che si è svolta alla Regione Lazio con l’assessore di riferimento. Troppo rischioso aprire il 25 maggio per gli amministratori presenti, quindi la data della ripartenza sarebbe quella del 1° giugno (un prefestivo considerato che il 2 giugno è festa) e per tutte le località della costa laziale, in modo da non concentrare l’arrivo dei turisti dalla Capitale solo su alcuni centri balneari. Al momento appare questa la scelta più probabile, anche se c’è chi ancora più prudentemente avrebbe preferito il 3 giugno per evitare proprio il ponte del 2 giugno.

I servizi di ristorazione in riva possono aprire
Ma intanto con l’ordinanza di ieri della Regione Lazio (che segue il decreto del governo), e che autorizza l’apertura di tutte le attività comprese quelle di somministrazione, è arrivato il via libera per l’apertura di bar, tavole calde, ristoranti, all’interno degli stabilimenti balneari. Come avveniva negli anni precedenti all’emergenza Covid-19, i servizi di ristorazione per i balneari che hanno licenze annuali possono partire da lunedì 18 maggio e senza attendere l’apertura ufficiale della balneazione.
Solo una parte dei balneari riaprirà
Da un primo sondaggio non tutti apriranno il 18 maggio, al momento ci sono un 50% degli stabilimenti che lo faranno, gli altri non hanno ancora deciso e preferiscono attendere per organizzarsi al meglio, anche perché i tempi per riavviare le attività seguendo le nuove disposizioni sono davvero stretti. E le linee guida adottate per la ristorazione, pur molto più permissive rispetto a quelle previste dai protocolli dell’Inail e dell’ISS, sono pur sempre complesse.

Le regole da osservare
Il possibile (non obbligatorio) rilevamento della temperatura corporea del cliente, l’accesso tramite prenotazione mantenendo l’elenco dei clienti per 14 giorni, il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra tavoli e ospiti, l’uso di mascherine del personale in servizio a contatto con il pubblico e degli stessi clienti quando non sono seduti ai tavoli, la cassa con possibili barriere e schermi, il pagamento possibilmente elettronico, le disinfezione delle superfici dopo il servizio, evitando utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, etc.), menù consultabili online sul proprio cellulare o in stampa plastificata disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei usa e getta…. Insomma, prescrizioni non fantascientifiche ma che richiedono tempo per essere organizzate e metabolizzate.

L’augurio del vicesindaco Di Genesio Pagliuca
“Per come si poteva mettere direi che è una soluzione positiva per i nostri imprenditori – dichiara il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – le linee guida adottate e coordinate tra le diverse regioni permetteranno di riaprire garantendo allo stesso tempo la sicurezza di tutti. Da domani si passa sul serio alla fase 2, dopo settimane buie la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali comunali potranno finalmente riaprire. Voglio sottolineare, in questo momento così particolare, la vicinanza a tutti della nostra amministrazione e augurare la migliore ripartenza possibile. Dopo tanti sacrifici si ritorna a sperare”.