Alitalia conferma la sospensione del progetto degli esuberi che riguarda 690 lavoratori (300 assistenti di volo, 300 dipendenti dello staff di terra, 90 addetti alla manutenzione dei carrelli) per recuperare 30 milioni nel 2013. A comunicarlo sono stati i sindacati. Nel dettaglio i segretari nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Ugl-Trasporti hanno spiegato di aver illustrato all’azienda le proprie proposte per evitare il ricordo alla cassa integrazione e che l’Alitalia ha sottolineato la necessità di un confronto a tutto tondo sul piano.
In sostanza – hanno riferito i sindacati – l’Alitalia si è detta disponibile a verificare se nel piano industriale ci sono delle misure alternative agli esuberi attraverso le quali ottenere risparmi senza intaccare il lavoro. A questo punto sembrerebbe che la strada del confronto passi attraverso due tavoli: uno già avviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il sottosegretario Guido Improta sulle regole che riguardano tutto il settore del trasporto aereo e un altro tavolo da aprire con le compagnie aeree sul contratto di lavoro che i sindacati chiedono sia di settore. I rappresentanti dei lavoratori hanno riferito che Alitalia ha accettato questo percorso e oggi, dopo un incontro in Assaereo (l’associazione che raggruppa le compagnie aeree), in cui si parlerà proprio del contratto, indicherà la data per un prossimo incontro. Le quattro sigle sindacali hanno sottolineato la volontà di rilanciare tutto il settore del trasporto aereo, la necessità di regole omogenee per il settore altrimenti, a causa della crisi, si corre il rischio di trovarsi ogni sei-dieci mesi di fronte ad una situazione di emergenza.
Tra i motivi di difficoltà il calo della linea Linate-Fiumicino. Nel 2009, hanno evidenziato fonti sindacali, questa tratta fatturava circa 200 milioni di euro, mentre nel 2012 si è scesi a 120-130 milioni di euro. In occasione di un precedente incontro, nell’illustrare il piano industriale, Alitalia avrebbe lamentato anche un aggravio di costi per effetto del rinnovo del contratto di programma con Adr e per l’aumento delle tariffe Enac (le stime riportate dai sindacati parlano di maggiori esborsi per 70-80 milioni di euro). Dal 2009 a oggi gli addetti sono passati da circa 14mila di tre anni fa agli attuali 14.700, e con un aumento, in proporzione, della quota di contratti a tempo indeterminato. (fonte: Il Sole 24 Ore)