“Il commissariamento rappresenterebbe l’anticamera della morte per Alitalia”.  E’ l’opinione del sindaco di Fiumicino Esterino Montino rispetto all’orientamento che sta assumendo il Governo sul futuro della ex compagnia di bandiera. “Ai Ministri che la vedono come unica strada percorribile chiedo: prenotereste un volo con la ex compagnia di bandiera per quest’estate sapendo bene che un commissario straordinario deve essere autorizzato ogni mese a volare come a qualsiasi operazione economica e finanziaria? Non credo. Sarebbe la fine di qualsiasi  ipotesi di rilancio con un’incertezza sulle prenotazioni e su qualsiasi possibilità commerciale per un’azienda che ancora trasporta 23 milioni di passeggeri l’anno con circa tre miliardi di profitti. Siamo davanti a una fase difficilissima che però occorre affrontare con grande responsabilità istituzionale, calma e sangue freddo. Senza dare la sensazione di una situazione che sta precipitando. Non si liquida in questo modo un asset strategico per tutto il nostro Paese. Per fortuna leggo nelle ultime dichiarazioni di autorevoli esponenti politici, comprese quelle del Presidente del Partito Democratico, qualche importante apertura sulla necessità di intraprendere altre strade, alternative al fallimento. In Europa a nessuno Stato verrebbe in mente di abbandonare la compagnia di bandiera al proprio destino. Il Comune di Fiumicino è in campo con una proposta di merito votata da tutto il Consiglio comunale per far sì che le grandi aziende nazionali, Ferrovie dello Stato, Leonardo-Finmeccanica ed Eni scendano in campo nel 51% di Alitalia per risollevare l’azienda e farle occupare il posto che merita a livello europeo e internazionale. Ci sono 40mila lavoratori che rischiano di andare a casa e non sono loro i responsabili dei 600 milioni di euro di deficit accumulati solo nel 2016. Non possiamo abbandonarli al loro destino, a pagare per tutto e per tutti”.