Gemina, che controlla di Adr, ha annunciato che verrà rinviato a gennaio il piano industriale 2013-2022 perché ancora non è arrivata dal governo l’approvazione al contratto di programma che prevede 2,5 miliardi di investimenti in dieci anni. L’empasse, che va avanti da mesi per i dubbi del Tesoro su chi debba sostenere il rischio di future modifiche regolatorie, ha spinto sei investitori istituzionali a scrivere al ministro dell’Economia Vittorio Grilli, a quello dello sviluppo Corrado Passera e per conoscenza al premier Mario Monti, “esprimendo nella lettera preoccupazione per lo stallo ed esortando a una conclusione dell’iter regolatorio di Adr e Save”, dice una fonte che segue il dossier che ha visto la lettera firmata da Kairos partner, Amber Capital, Centaurus, Lemanik AM, Rollo Capital management, Sothik. “L’Italia ha bisogno di infrastrutture e deve portare avanti questi investimenti anche per la sua credibilità internazionale. Il settore aeroporti in particolare ha accumulato molti ritardi”, aggiunge la fonte citando altri contenuti della lettera.Sarebbe questa la seconda lettera in pochi giorni a sollecitare Grilli e Passera a firmare definitivamente il contratto di Adr e Save, dopo quella dell’associazione degli aeroporti europei dei giorni scorsi.Il cda di Gemina ha reso noto che slittano anche le approvazioni dei budget per la holding e per Adr e che la mancata approvazione di questo contratto, che adegua le tariffe e permette di avviare gli investimenti per ammodernare Fiumicino, “comporterebbe una insostenibile situazione di incertezza normativa, operativa e finanziaria”, si legge nella nota.