Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Oggi, con un avviso a pagamento a tutta pagina su autorevoli quotidiani nazionali Sintonia SpA, in larga parte della famiglia Benetton e holding delle infrastrutture che detiene una partecipazione rilevante in Gemina SpA-Aeroporti di Roma, chiede di procedere al raddoppio dell’Aeroporto di Fiumicino. Per farlo vuole che entro l’anno il Governo nazionale con Decreto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri approvi la Convenzione – Contratto di Programma Aeroporti di Roma ed Enac. Se ciò non avverrà, Sintonia avverte, cioè quasi minaccia, di bloccare i lavori di prosecuzione del Molo C a Fiumicino. La lettera aperta chiama in causa diversi attori istituzionali, compreso il Sindaco del Comune di Fiumicino che, tra l’altro, fa parte del consiglio di amministrazione di ADR. Ora questa società, riconducibile ai Benetton, si chiamerà pure Sintonia, ma sinceramente non mi pare proprio in sintonia con il territorio di Maccarese, Fregene e di tutto Fiumicino. I problemi urgenti dell’Aeroporto non sono quelli degli spazi, ma dei lavoratori. Anche oggi i dipendenti della Worl Duty Free hanno protestato contro subentri societari che li vedono vittime e senza lavoro. Entro due giorni chiuderanno altri due negozi e rischiano di rimanere a casa. Questi sono i veri problemi, gli altri sono meri interessi economici. Altri hub internazionali possono contare su aeroporti grandi come l’attuale sedime di Fiumicino e possono tranquillamente supportare un maggiore traffico aereo. Domani parteciperò alla manifestazione indetta dal comitato Fuoripista. Con buona pace di Adr, Enac, Sintonia o chi per loro. Pensino a realizzare il Molo C, piuttosto, invece di relegarlo a semplice strumento di ricatto”.

Esterino Montino